Il visionario 

E quando ci ricordano che ormai al nostro paese é rimasta la pizza e le opere d’arte aggiungeteci anche Capucci.  Inizió a farsi spazio tra milioni di designer quando  partecipó alla prima edizione delle sfilate collettive di moda italiana, realizzando degli abiti per la moglie e le figlie dell’organizzatore a dir poco incantevoli.  Così gli abiti delle giovani protagoniste andarono subito all’occhio a tutti gli invitati e così il non-partecipante al concorso Cappucci ebbe più successo dei designer che partecipavano alle sfilate collettive.

Ormai sembra dimenticato, ma non lo deve essere mai. Capucci non solo per chi ama la moda come me, ma per tutti deve essere un prodotto Made In Italy da ricordare e da cui imparare sempre. Grande spirito di dedizione, grande manualitá, grande inventiva, grande passione e grande creativitá. Sono pochi degli aggettivi che andrebbero attribuiti a questo grande artista. Capucci fu definito da Christian Dior il miglior creatore della moda italiana. Lo si ricorda per la sua innata eleganza ma anche per  una estrema teatralitá.

Giá durante le sue prime creazioni si poteva notare la voglia di sperimentare soprattutto le geometrie e  i volumi che nascono dall’attenta e profonda osservazione di opere d’arte, dall’ambito musica e soprattutto dalla natura in ogni sua espressione.

Durante la sua affascinante carriera,  Capucci è ricevette un premio che per un designer é tutto: l’Oscar della Moda per la creazione della Linea a Scatola. Importante parlare in questo momento di Capucci perché ció che fece lui anni fa, sta riaccadendo anche oggi al difficile e veloce sistema della moda. Capucci, infatti, decise di non fare sfilare i suoi abiti secondo il calendario dell’alta moda, ma i suoi show si terranno solo quando lui stesso lo riterrà opportuno e, soprattutto, in luoghi ogni volta differenti, girando così tutto il mondo.

Ad esempio Burlon, Burberry ,Vetements, sono quei marchi che ad oggi si stanno facendo sentire molto, coloro che stanno andando controcorrente e che decidono di non rispettare piu’ le scadenza che il sistema gli impone creando dibattiti non da poco.

Beh, forse Capucci allora aveva ragione?

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